La vicinanza iniziale può certamente creare disagio fra il fotografo e la persona ritratta, ma avendo scelto mio nonno materno come soggetto, è stata un'occasione per me di vedere attraverso la fessura nella roccia. Un uomo degli anni '50/'60, tipico self-made man, che ho sempre associato al suo lavoro da frigorista e con cui raramente è stato possibile inserirsi in conversazioni di tipo più personale. Iniziando senza riuscire ad incrociare il suo sguardo, ho finito il progetto avendo profonde discussioni con lui.